lunedì 29 settembre 2014

Un pugno di immagini

In fondo tutto ciò che rimane è un pugno di immagini. Di un estate che avrei voluto fosse fantastica, mi rimane ben poco. Ma sapete come si dice: Dio ride quando facciamo troppi progetti e la vita alle volte va in una direzione diversa da quella che avremmo voluto.
Devo ancora imparare la lezione del "vivi il momento" e il QUI E ORA  è per me ancora un concetto difficile da apprendere.
Come vi avevo già accennato un po' di tempo fa, la mia macchina fotografica si è rotta. Posso fare le foto ma non posso più scaricarle con il cavetto. Solo ieri, pensate un po', ho scoperto che quella simpatica fessura che si trova sul lato sinistro del mio computer serve per leggere le schedine delle macchine fotografiche!!!!
E così adesso posso mostrarvi qualche immagine di questa estate che è arrivata e se ne è andata senza lasciare tracce sulla mia pelle e senza lasciare nostalgie o rimpianti.
Un pugno di immagini da mettere nella sezione "Ricordi".
E l'autunno cercherò di viverlo giorno per giorno!!!

la mia casetta in mezzo al verde
Vladimir alla cova (alla fine non sono nati i pulcini...)

Hermione con finocchi

Basilico... basilico...


Incredibile arcobaleno. Vi assicuro che le foto non rendono affatto!!!
Ma quanto sei bella....

Finalmente in ferie!!!

Un po' di insalata.

Margherite gialle.

Tempo di cavolacei...



...e anche di vendemmia!!!
E adesso che ho capito come posso fare per scaricare le foto nonostante il cavetto rotto, ricomincerò a postare le foto di questo luogo che amo da impazzire. Ma credo che già l'avevate capito!!!
Un abbraccio
Francesca

domenica 21 settembre 2014

Piccolo grande dono

Condivido con voi queste meravigliose riflessioni trovate sul blog di Stefy ( http://natural-mente-stefy.blogspot.it/ ). Parole importanti, da meditare e mettere in pratica Un abbraccio Francesca

lunedì 15 settembre 2014

Si ricomincia!!!


 La settimana è iniziata e con la settimana è anche ricominciata la scuola a pieno regime.
A dire il vero i miei figli hanno cominciato la settimana scorsa, ma in modo un po' blando, con orari ridotti. Da oggi si fa sul serio: dalle otto all'una, mentre i rientri pomeridiani inizieranno fra due settimane!
Marta non vedeva l'ora. Benchè abbia studiato tutta l'estate e non si fosse riposata molto, era ansiosa di rivedere i suoi compagni di classe e, strano a dirsi, anche i suoi professori!
Per Giovanni il discorso è diverso. Lui ha scelto di andare al Liceo Scientifico, ma non volendo per nessuna ragione studiare Latino o una seconda lingua straniera, ha optato per un Liceo sperimentale (Liceo Scienze Applicate) che ha sede nell'istituto più imponente della città. L'ho accompagnato venerdì. I ragazzi di quinta facevano accoglienza alle matricole e nonostante la buonissima impressione, è tornato a casa un po' disorientato. Ma venerdì c'erano solo le prime del Liceo. Stamattina c'erano tutti: prime seconde terze quarte e quinte non solo del Liceo ma anche di tutti i vari indirizzi tecnici dell'Istituto Tecnico Industriale!!! Una marea di ragazzi, una fiumana chiassosa che si muoveva senza forma verso l'immenso edificio.
Giovanni non conosceva nessuno. I suoi compagni di classe, praticamente ancora semi sconosciuti ma comunque facce note, erano invisibili in mezzo a quella marea di persone.
"Dove devo andare?"... "Cosa devo fare?"...
"Se  vuoi ti accompagno fin dentro e chiediamo informazioni!"...
"Si... Anzi no!!!! Che figura ci faccio?!".
Alle volte dimentico che il mio pulcino ha già 14 anni, che è perfettamente in grado di cavarsela da solo e benchè sia ancora piccolo di statura per la sua età, comincia a cambiare la voce, ad alzarsi e... o mio Dio... cominciano a spuntargli i peli sulle gambe!!!
Ricordo quando accompagnavo Marta e Giovanni all'asilo e poi alle elementari. Ed è ieri che hanno cominciato la scuola media.
Il tempo è volato in un lampo! I figli crescono, i genitori invecchiano!
Non è facile avere figli adolescenti. Senti che ti scappano via. Benchè tu abbia ancora bisogno di loro, loro non hanno più bisogno di te, o almeno lo danno ad intendere!
Tu sei la mamma ma sempre più spesso diventi l'adulto che vieta, che dice NO alle assurde richieste di libertà di ragazzi che non sono grandi ma che fanno i grandi!!!
Non rimpiango il tempo della loro infanzia, questo no, ma certo mi mancano le serate a leggere favole nella loro stanza, le mille domande che mi rivolgevano, il bisogno di affetto che dimostravano senza reticenze...
Crescono, vanno entrambi al Liceo, scappano via... ed è così che deve essere.
Ma una cosa mi preme che loro sappiano: io ci sarò sempre per loro, SEMPRE!!!
Un abbraccio all'infanzia che vola via

Francesca

martedì 9 settembre 2014

Stagioni

Immagine da web: http://milocca.wordpress.com

Una delle cose che non smetterà mai di sorprendermi è quanto velocemente cambi la natura con lo scorrere delle stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno... e poi di nuovo si ricomincia con la primavera... in un ciclo infinito di meraviglioso stupore.
Quando vivevo in città mi accorgevo dei cambiamenti solo osservando il grande tiglio, ma tutte le piccole, infinite sfumature della natura non potevo ovviamente coglierle.
Qui le cose cambiano di settimana in settimana. Il bosco si trasforma piano piano ma incessantemente: cambiano i colori, gli odori, gli aromi e l'energia.
Adesso, per esempio, l'estate sta finendo e gli alberi cominciano, per il momento in modo quasi impercettibile, a trasformarsi. Visto nel suo insieme, da lontano, il verde del bosco non è più così brillante e di tanto in tanto si intravedono macchie tendenti al giallo ocra e marrone. Se passeggio sul sentiero percepisco odore di funghi e di terra che si prepara all'autunno... non so spiegarvi di che odore si tratti, ma chiunque viva a contatto con la Natura sa di cosa sto parlando!!!
L'erba non cresce più con la stessa forza di prima e anche gli uccelli cantano di meno.
L'uva è quasi pronta per essere vendemmiata e il suo profumo arriva quasi fin dentro casa.
In questo periodo comincio a raccogliere le mele e le noci, fra un po' anche le pere. I fichi purtroppo quest'anno non riescono a maturare: si spaccano e marciscono sulla pianta. Forse hanno preso troppa acqua o forse non ha fatto abbastanza caldo.
La sera comincia a fare freddo e la mia anziana vicina di casa ha già cominciato ad accendere la stufa e l'odore di legna bruciata mi fa pensare alle fredde giornate d'inverno.
Ai margini delle strade o dei fossati i  gialli fiori del topinanbur colorano d'estate le giornate, quasi un ultimo canto prima dei rigori della stagione fredda.


Da sempre, fin da quando ero bambina, questo fiore ha rappresentato la fine dell'estate, un po' come l'allium vineale rappresenta l'arrivo della primavera. Quando comincio a vedere questo fiore so dentro di me che l'estate è finita!
Fra poche settimane sarà tempo di biscotti fatti in casa, di torte, di pasticci nel forno, di stufa accesa anche per noi... di profumo di mosto, di legna bruciata, di brina la mattina e sarà tempo del lungo e malinconico canto del merlo nelle sere più fredde.
Voglio ancora una volta ringraziare la Vita che mi ha portata in questo piccolo angolo di Paradiso, dove il contatto con la Madre Terra è talmente stretto da avere quasi l'illusione di essere Terra, di essere bosco, di essere quel merlo che canterà il suo acuto saluto al sole prima che cali la notte.
A tutti voi una vita serena

Francesca





mercoledì 3 settembre 2014

Dubbi sul sentiero da percorrere

Un commento lasciato sul sito di Ester ( http://esterdaphne.blogspot.it/ ) mi ha dato da pensare.
Sto percorrendo il giusto sentiero? L'idea dell'Associazione Culturale è quella giusta? Se la gioia che mi da è solo mia e non è affatto condivisa con gli altri componenti della mia famiglia, che considerano tutto questo come un'invasione aliena nel loro territorio, forse l'idea è da rivalutare, rivedere, trasformare, adattare? O forse accantonare e pensare a qualcos'altro?
Quando ho fatto il corso sulle piante spontanee, la gioia era solo mia. Mio marito e i miei figli, forse intimiditi da tutta la gente che aveva invaso salotto e cucina, sono sgattaiolati dalla porta sul retro e si sono rinchiusi in camera da letto senza nemmeno cenare. La cosa mi ha rattristato tantissimo. Possibile che siano tanto timidi? Possibile che digeriscano tanto male la presenza di estranei in casa?
Se dovessi davvero costituire un'Associazione Culturale a casa mia, la presenza di gente per casa sarà quasi quotidiana. E' giusto che io imponga ai miei famigliari tutto questo, se a loro non è affatto gradito?
Mille dubbi mi invadono la mente. Penso soprattutto che se questa fosse davvero la mia strada, il mio Dharma, non dovrei incontrare simili difficoltà; non dovrei sentirmi così sola e quasi abbandonata.
Ho sempre saputo che nel percorrere il proprio sentiero, quello che ti è destinato, i passi sono facili, quasi inevitabili, immediati e gioiosi.
Io non sto incontrando gioia nell'organizzazione dell'Associazione, ma solo ostacoli e solitudine.
Mi fermo, ci medito su, torno un poco sui miei passi.
Non ha senso fare qualcosa a casa se chi vive in quella stessa casa non condivide o addirittura osteggia il progetto.
Lascio che un po' di tempo mi scorra addosso e intanto continuo a pensare a cosa mi piacerebbe fare da grande!!!

immagine da web
Adesso sono al mare con Marta, sole lei ed io!
Una piccola vacanza tra madre e figlia!
Il tempo è brutto, fa anche freddo ma non ha importanza. Riposiamo.
La prossima settimana io comincio a lavorare e lei tornerà a scuola.
Passeggiando sulla spiaggia, raccogliendo conchiglie e guardando le nuvole nel cielo, penso al mio futuro. Vorrei fosse un futuro di gioia ma non di solitudine. Vorrei fare qualcosa che possa condividere con chi amo, un progetto che possano comprendere, capire e in cui possano credere e partecipare.
Penso... penso... penso... e forse il tarlo mi darà una mano!

Vi abbraccio
Francesca