I bambini sono la meraviglia del mondo e mi dispiace tanto che i miei siano già cresciutelli e abbiano perso un po' di quella spontaneità, di quella fiducia e di quello stupore che è invece caratteristica principale dei bambini molto piccoli.
Ieri mattina l'appuntamento era alle 9.00 alla biblioteca, per fare le ultime prove prima dell'arrivo dei bambini dell'asilo.
Dai ragazze, questa è la scaletta... Prima tutti insieme facciamo questa, poi Francesca legge quella, poi voi tre fate questa....
Da quando faccio parte del gruppo locale di Nati per Leggere, mi sento tornare un po' all'infanzia ogni volta che incontriamo i bambini. Stavolta erano più piccoli del solito e le nostre letture si sono adeguate all'età.
Favole brevi, divertenti, semplici...
Ore 9.30: ECCOLI. ARRIVANO!!!
Entrano nella biblioteca un po' intimiditi. Qualcuno esclama "Quanti libriiii"....
Ci guardano con grandi occhi pieni di aspettative. "Loro sono le mamme che leggono!!!"
La bibliotecaria li porta a togliersi i giubbotti e poi tutti nella saletta dei più piccoli.
La confusione era davvero grande, sembrava incontenibile ma quando Stefania ha detto "Volete sentire una storia?"... Dopo un corale SIIIII i bimbi si sono subito zittiti e si sono messi in ascolto.
Leggere ai bambini è un'esperienza davvero arricchente e farlo poi con un bel gruppo come quello che ho avuto la fortuna di incontrare, è ancora meglio.
Io ho letto, anzi recitato a dire il vero, la storia della MOSCA PINA.
Vi racconto la storia brevemente...
La mosca Pina un giorno decide di andare a fare un bagno. Si prepara con telo da spiaggia, crema solare, pallone e borsa e canterellando va a fare il tanto desiderato bagno.
L'acqua è tiepida, proprio come piace a lei. Una zampina, poi l'altra e... alla fine un bel tuffo.
Ahhhhh, che soddisfazione!!!
Ma all'improvviso il cielo si oscura, la mosca Pina resta immobile nel buio con gli occhi spalancati.
Stani rimbombi e boati si sentono fortissimi. Che stia per scoppiare un temporale?
Poi d'un tratto, guardando verso l'alto, vede una cosa enorme venirle addosso. E' una specie di meteorite, grande come uno stadio... AIUTOOOO!!!!
La mosca Pina non sa che fare. Subito dopo, il mare comincia a vorticare, come se ci fosse un mulinello irresistibile... E' la fine... Ma miracolosamente la piccola mosca riesce a mettersi in salvo.
Ed ecco che si sente una voce: "Mamma, mamma... ho finito!!!"
Ma dove è andata a fare il bagno la piccola mosca?
Ma di tutti i posti che ci sono, proprio li doveva andare????
Quando i bambini capiscono che la piccola mosca ha fatto il bagno in un water, spalancano gli occhi e ridono come matti...
"Ma allora era una CACCA...."
Mostro le figure e giù a ridere...
"Ancora, ancora"...
Che fascino la cacca!!! Chissà perchè nei bambini piccoli suscita tanta ilarità e tanto interesse!!!
Dopo un altro paio di storie, i bimbi vengono lasciati liberi di esplorare la biblioteca. Si avvicinano, chiedono di leggere ancora per loro, si accucciano accanto a noi curiosi e pieni di entusiasmo.
"Ciao, io sono Riccardo"... "io invece mi chiamo Martina. Mi leggi questo?"...
E' ora di ritornare all'asilo. Lo scuolabus aspetta!!!
Mi raccomando, tornate ancora. Noi saremo sempre qui!!!
Che meraviglia, che ricchezza, che emozione!
Vorrei fare cose come questa tutti i giorni. Sono uscita dalla biblioteca piena di entusiasmo, con un amore immenso per i bimbi, per i libri, per la bibliotecaria, per la pioggia, per le nuvole, per i passanti, per il fruttivendolo, per il cane all'angolo, per la corriera che passava in quel momento, per la signora con le sporte della spesa, per .......... TUTTO!!!
Un abbraccio
Francesca
Il romanzo è stato scritto nel 1935, eppure sembra scritto ieri. Il linguaggio è moderno, essenziale e asciutto, la storia cruda, spietata e significativa.
Siamo in India, l'India delle caste. Bakha è uno spazzino, un pulitore di latrine, e perciò intoccabile. Chiunque lo tocchi, a meno che non sia a sua volta intoccabile come lui, viene contaminato. Gli intoccabili devono avvisare del loro arrivo, così la gente si scansa, non possono entrare nel tempio senò lo contaminano e, per la stessa ragione, non possono attigere acqua dal pozzo. Gli intoccabili si devono accontentare degli avanzi degli altri, dei loro scarti e lui, essendo il più umile tra gli intoccabili, al di sotto di chi è più sotto, vive questa condizione in modo ancora più evidente.
Il romanzo racconta una giornata di Bakha, ma non una giornata come tante... una giornata particolare, dove forse per la prima volta nella sua giovane vita, prende piena coscienza del suo stato di intoccabile. Ed è anche il giorno dell'incontro con le idee di Gandhi, che parla di abolizione dello status di intoccabile e di uguaglianza sociale.
Quel che resta è solo una piccola speranza nel cambiamento, una piccola luce nella sua vita che lo vedeva, fino a quel momento, costretto per sempre alla sua umile condizione. Può sembrare poco, ma per chi non ha niente, la speranza è quasi tutto!
"L'intoccabilità, praticata ancor oggi, è la più grande macchia dell'induismo. È contro i fondamentali principi dell'umanità. È contro le regole della ragione che un uomo debba, per questioni di nascita, essere considerato per sempre un intoccabile". (2 febbraio 1933 - Mahatma Gandhi)