sabato 1 giugno 2013

Ultime letture

E' da un po' di tempo che non vi tengo aggiornati sulle mie letture e me ne rincresce.
Non ho letto tantissimo ultimamente. Come già vi accennavo, il tempo piovoso mi toglie voglia di fare, anche di leggere.
Per fortuna oggi c'è un po' di sole. Ne ho approfittato anche per fare qualche lavoro nell'orto, togliere i teli sulle zucchine per far loro prendere un po' di calore e strappatole erbacce più grandi. Ma bando alle ciance, sono qui per parlarvi di libri!!!
Il primo di cui vi voglio parlare è "Il giardino dei Finzi Contini" di Giorgio Bassani.


L'ho tenuto li per tanti anni, senza che l'idea di leggerlo mi attirasse più di tanto e sapete cosa vi dico? Sono proprio contenta di averlo letto.
La storia è delicata, raccontata con eleganza squisita e i personaggi sono descritti in modo perfetto. Non mi sorprende che Vittorio De Sica, stregato da questo romanzo, nel 1970 ne fece un film.
A giudicare da queste foto non dubito che il nostro grande compianto registra abbia saputo rendere alla perfezione le atmosfere e la delicatezza del romanzo.


La famiglia Finzi Contini, appartenente all'alta borghesia ferrarese, apre le porte del proprio giardino a tutti gli amici ebrei come loro che, cacciati dal circolo del tennis in seguito alle leggi razziali, possono continuare a praticare il loro sport preferito nel piccolo campo del loro grande immenso giardino. Tra i giovani che si ritrovano dai Finzi Contini c'è anche Giorgio, amico d'infanzia della bella Micol Finzi Contini, di cui il giovane scopre di essere perdutamente innamorato.
Ma poi la guerra travolgerà tutto... e tutto cambierà, ma per Giorgio, il ricordo di quell'anno bellissimo e di quel giardino non lo abbandonerà mai.

"E mi si stringeva come non mai il cuore al pensiero che in quella tomba, istituita, sembrava, per garantire il riposo perpetuo del suo primo committente - di lui, e della sua discendenza - uno solo, fra tutti i Finzi Contini che avevo conosciuto e amato io, l'avesse poi ottenuto, questo riposo. Infatti non vi è stato sepolto che Alberto, il figlio maggiore, morto nel '42 di un linfogranuloma; mentre Micol, la figlia secondogenita, e il padre professor Ermanno, e la madre signora Olga, e la signora Regina, la vecchissima madre paralitica della signora Olga, deportati tutti in Germania nell'autunno del '43, chissà se hanno trovato una sepoltura qualsiasi"
(pag 13... tranquilli, non vi ho svelato il finale!!!)

Per il mese del Sofà del Lettore, stavolta ognuno aveva un libro diverso, pescato a caso tra una serie di classicissimi per ragazzi. A me è capitato "Le miniere di Re Salomone" di Henry Rider Haggard.


L'ho letto praticamente d'un fiato... Avvincente come un libro per ragazzi dovrebbe essere, ma nello stesso tempo commovente, a tratti profondo. Le descrizioni dei paesaggi africani sono monumentali e i personaggi sono talmente accattivanti che non ti puoi non affezionare a loro.
Un uomo, Allan Quatermain, "vecchio" cacciatore di elefanti, viene ingaggiato da Sir Henry Curtis per aiutarlo a cercare il fratello di quest'ultimo, partito due anni prima alla ricerca delle Miniere di Re Salomone e mai più tornato. Con loro c'è anche il Capitano John Good, curioso e intraprendente ex marinaio, sempre impeccabile anche in mezzo alla savana, elegante e sbarbato,con il monocolo e una magnifica invidiabile dentiera.
I tre partono e dopo molti pericoli e difficoltà giungono nella terra magnifica e selvaggia del popolo Kukuana e li...
Insomma, leggetelo, perché anche se è stato scritto per i ragazzi è davvero godibile.
Di questo romanzo ho letto che sono state fatte ben tre versioni cinematografiche, ma pur essendo il libro già bellissimo così, in tutti i film troviamo delle bellezze bionde (????) che nella storia assolutamente non compaiono. L'unica donna di tutto il romanzo, a parte la strega Gagool, vecchia di forse 300 anni, è solo Foulata, una bellissima magnifica indigena che si innamorerà del capitano Good. La cosa mi fa sorridere, ma anche mi infastidisce nello stesso tempo.
Perché bisogna per forza ficcarci dentro una bella bionda e una storia d'amore in romanzi che sono perfetti senza tutte queste moine e manfrine?


Deborah Kerr sostituisce il personaggio di Sir Henry Curtis e si innamora di Quatermain...
Ma perché, dico io?????


Stessa musica in questa versione più recente, con Richard Chamberlain...
Bionda cotonata in mezzo alla foresta africana?????


Ultima versione del 2004... anche qui, alle spalle del cacciatore Quatermain (Patrick Swayze), compare una chioma bionda assolutamente estranea al romanzo...

Misteri della cinematografia!!!

Ultimo romanzo, terminato ieri sera tardi (non riusivo a staccarmi dal libro) è "Elias Portolu" di Grazia Deledda.


Confermo e rinnovo il mio amore per la Deledda, definita da Valentina ( http://lulivetosulcanalbianco.blogspot.it/ ) la Jane Austen italiana, solo meno smielosa...
Bellissimo questo breve romanzo, bellissimo e commovente. La storia di un amore e di una passione tormentata, di tentazioni e pentimenti, di occasioni perdute e rimpianti.
Le descrizioni delle feste e dei paesaggi sardi sono magnifiche e i personaggi, soprattutto quello del giovane sfortunato e inetto Elias, sono descritti con precisione ed eleganza.

Alla prossima.
E voi, cosa state leggendo in questi giorni?

Francesca

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