mercoledì 13 marzo 2013

INTOCCABILE



Il romanzo è stato scritto nel 1935, eppure sembra scritto ieri. Il linguaggio è moderno, essenziale e asciutto, la storia cruda, spietata e significativa.
Siamo in India, l'India delle caste. Bakha è uno spazzino, un pulitore di latrine, e perciò intoccabile. Chiunque lo tocchi, a meno che non sia a sua volta intoccabile come lui, viene contaminato. Gli intoccabili devono avvisare del loro arrivo, così la gente si scansa, non possono entrare nel tempio senò lo contaminano e, per la stessa ragione, non possono attigere acqua dal pozzo. Gli intoccabili si devono accontentare degli avanzi degli altri, dei loro scarti e lui, essendo il più umile tra gli intoccabili, al di sotto di chi è più sotto, vive questa condizione in modo ancora più evidente.
Il romanzo racconta una giornata di Bakha, ma non una giornata come tante... una giornata particolare, dove forse per la prima volta nella sua giovane vita, prende piena coscienza del suo stato di intoccabile. Ed è anche il giorno dell'incontro con le idee di Gandhi, che parla di abolizione dello status di intoccabile e di uguaglianza sociale.
Quel che resta è solo una piccola speranza nel cambiamento, una piccola luce nella sua vita che lo vedeva, fino a quel momento, costretto per sempre alla sua umile condizione. Può sembrare poco, ma per chi non ha niente, la speranza è quasi tutto!

«Fatti da parte, delinquente di bassa casta!» sentì improvvisamente qualcuno gridargli. «Perché non avverti che ti stai avvicinando, maiale? Lo sai che mi hai toccato e mi hai contaminato, figlio strabico di uno scorpione dalle zampe storte? Ora dovrò andare a fare un bagno per purificarmi. E pensare che questa mattina mi ero messo una dhoti e una camicia nuove!»

"L'intoccabilità, praticata ancor oggi, è la più grande macchia dell'induismo. È contro i fondamentali principi dell'umanità. È contro le regole della ragione che un uomo debba, per questioni di nascita, essere considerato per sempre un intoccabile". (2 febbraio 1933 -  Mahatma Gandhi)

2 commenti:

  1. Certo che gli uomini sanno essere di una crudeltà senza pari. In india anche alle vedove toccava una sorte orribile, venivano arse sulla pira funebre assieme al marito, certe volte sembra incredibile come gli essere umani riescano ad escogitare delle azioni così inumane e crudeli. Alcune cose sono migliorate, ma la strada è ancora lunga, e forse non finirà mai...

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  2. La strada dell'abolizione delle caste è ancora lunghissima. L'usanza di bruciare viva la moglie sulla pira del marito è cosa ormai abolita da anni e recepita completamente. L'idea della società divisa in caste, anche se per legge non dovrebbe esistere più, nella mente della gente è ancora molto forte. Usanze, credenze, millenni di storia... non si possono cancellare tanto facilmente. Quando ero in India sentivo parlare di caste, la gente si presentava dicendo anche a che casta appartenevano e ho sentito ancora parlare di Paria e di Intoccabili...
    La strada è ancora molto ma molto lunga!
    Un abbraccio
    Francesca

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