mercoledì 27 marzo 2013

Il mercante di libri maledetti


Questo mese il libro del Sofà dei lettori è "Il mercante di libri maledetti" di Marcello Simoni, vincitore del Premio Bancarella 2012.
E' un libro facile, fin troppo facile. All'interno, nelle prime pagine si legge:

Enigmatico come Il nome della rosa
Avvincente come I pilastri della Terra
Un esordio che rimarrà nella storia.


Leggo queste parole e la mia bocca si piega in una smorfia. A me non è piaciuto per niente!!!
Su Anobii ho dato a questo romanzo due stelline soltanto... decisamente deludente!!!
La storia è interessante, non lo nego, ma in molti sono capaci di raccontare una storia, pochissimi sono in grado di raccontarla bene!!!!
Il linguaggio, soprattutto nei dialoghi, poco ha a che fare con il Medioevo e i personaggi sono descritti in maniera superficiale. Del tutto assente l'introspezione psicologica, l'analisi del pensiero e anche la cultura mediovale... Le descrizioni dei luoghi e delle persone sono appena abbozzati, poche pennellate che però non dicono quasi nulla.
Poco credibile in alcuni punti anche la trama. A tratti sembrava la parodia di un romanzo storico.
Umberto Eco e Ken Follett possono stare tranquilli!!! 


domenica 24 marzo 2013

Jane Eyre di Charlotte Bronte

Forse gli ultimi capitoli sono un po' troppo lunghi, un po' trascinati, ma il romanzo nel complesso è davvero bello. La figura piccola, da uccellino o da folletto di Jane Eyre è monumentale. E' un esempio granitico eppure non pedante di grandezza morale, di intelligenza di pensiero e di candore dell'anima.


La storia è nota: Jane è orfana e fino all'età di 10 anni è costretta a vivere in casa di una zia acquisita che non l'ama, insieme a tre cugini che non la sopportano. Nonostante sia buona e timida, viene fatta passare per cattiva e bugiarda, finchè alla fine la zia si libera di lei mettendola in un istituto di carità per orfane. La disciplina è rigida, la vita è dura, ma Jane Eyre nell'istituto può soddisfare la sua sete di cultura e conoscenze e incontra l' amicizia e sperimenta un po' di affetto e di attenzioni.
A 18 anni lascia l'istituto per andare a fare l'istitutrice alla pupilla di un ricco signore, il sig. Rochester. Quest'uomo, nonostante i suoi modi a volte rudi e nonostante non sia affatto bello, affascina la giovane Eyre perché in lui c'è qualcosa che tocca la sua anima, fa vibrare le sue corde.
Jane si innamora del suo padrone in modo tenero e profondo e....
No, no... non intendo affatto farvi il riassunto del romanzo. Vi consiglio di leggerlo, invece, perché merita davvero.

 In genere si crede che le donne siano molto quiete: le donne invece provano gli stessi sentimenti degli uomini; hanno bisogno di esercitare le loro facoltà, di poter mettere alla prova le loro capacità come i loro fratelli; soffrono di troppe rigide restrizioni, di un’immobilità troppo assoluta esattamente come ne soffrirebbero gli uomini; è indice di una mentalità ristretta nei loro privilegiati compagni dire che dovrebbero limitarsi a cucinare e a fare la calza, a suonare il pianoforte e a ricamare borsette. È insensato condannarle o schernirle se cercano di fare o imparare più di quanto l’abitudine abbia decretato necessario per il loro sesso.

Di questo bellissimo romanzo ci sono numerose versioni cinematografiche, ma di tutte quelle che ho visto, la migliore, la più bella e la più vicina al romanzo è quella di Franco Zeffirelli. Film del 1996, con una Jane Eyre perfetta, l'attrice Charlotte Gainbourg e un fin troppo bello William Hurt.


Sono un po' stanca. Le ultime tre sere ho fatto le ore piccole per leggere questo romanzo e arrivare alla fine. Non riuscivo a staccarmi dalla piccola, tenera, dolcissima Jane, dal suo cuore da folletto e dalla sua anima d'angelo.
Jane Eyre è un esempio, un esempio fulgido di onestà, bontà, correttezza e moralità... e d'Amore!!!

Un abbraccio
Francesca

giovedì 21 marzo 2013

Passeggiata "vittoriana"

Nonostante il mal di schiena, anzi proprio in virtù di quello e del pomeriggio di totale riposo e noia che mi sono concessa ieri, quando stamattina presto ho spalancato gli scuri è ho visto il sole e il cielo azzurro, ho deciso di fare una passeggiata.
Sono andata sola, con giubbotto e cappello perché l'aria era ancora piuttosto frizzante.
Andavo a passo lento, fermandomi ogni pochi metri a contemplare il panorama o a osservare l'alacre lavoro che vedevo svolgersi attorno a me: due contadini che giravano le ultime viti, un paio di uomini che potavano degli alberi da frutto, una donna che puliva una siepe...
Abbandonato il borgo sono salita sulla collina, prendendo la strada del frantoio.


Ho attraversato il ponte sul ruscello e mi sono sorpresa che l'acqua fosse tanto limpida e cristallina.
Dopo le abbondanti piogge dei giorni scorsi mi aspettavo acqua torbida e fangosa!


Ho visto molti fiori sui prati e sul ciglio della strada. I crochi hanno quasi terminato il loro ciclo, le primule invece sono nel pieno della loro fioritura, con ciuffi rigogliosi e grassi di fiori. Ho visto le prime violette selvatiche, anche violette bianche, ma erano decisamente in minor numero.


Non ho risalito la collina fino alla Cappella di San Rocco. La strada è lunga e mi sentivo un po' stanca  sotto l'effetto dell'antidolorifico e antinfiammatorio che sto prendendo.
Mi sono fermata circa a metà strada e mi sono seduta su un muretto.
C'era un meraviglioso silenzio, rotto solo dal canto degli uccelli.


Rispetto all'anno scorso mi pare che la stagione sia un po' indietro. Ho ricordi di un 21 marzo con gli alberi da frutto già fioriti, mentre adesso sono quasi del tutto privi di fiori.
Se non fosse per i fiori nei prati e per le giornate molto più lunghe, si potrebbe pensare che siamo ancora in pieno inverno.


Ho respirato a fondo l'aria fresca mentre passeggiavo in mezzo alla strada.
Intorno a me nulla mi faceva pensare che eravamo nel 21° secolo!!!
Non ho incrociato una macchina, il cielo non era attraversato da aerei di linea o turistici e non c'erano nemmeno trattori o altri rumori meccanici.
Mi sono sentita come l'eroina di un romanzo inglese dell'800 vittoriano, un personaggio femminile della Austen oppure, visto che lo sto leggendo in questi giorni, mi sembrava di essere Jane Eyre mentre passeggia nei dintorni del castello di Thornfield...
Romantica? Sognatrice? Anacronistica?
Si, assolutamente si... Tutte queste cose e... molte altre!!!

Un bacio
Francesca

martedì 19 marzo 2013

Tradita dalla schiena

Oggi la mia schiena mi fa proprio male. Devo stare attentissima a come mi muovo altrimenti rischio di rimanere bloccata.
Possibile che solo per aver vangato tre o quattro prode per l'orto sono ridotta in queste condizioni?
Che catorcio!!!!
Per fortuna che, secondo il calendario dell'Agricoltura Biodinamica di Maria Thun, i prossimi tre giorni saranno di "fiori", seguiti il 22 marzo da un giorno "tratteggiato" che significa "non fare nulla, stai fermo".
 

 

Non avendo nessun "fiore" da seminare posso rilassarmi, nella speranza di essere in forma sabato 23 che è giorno di "foglie", ossia il giorno propizio per seminare insalate, radicchi, spinaci e tutte le verdure a foglia verde.
Domenica poi è giorno di "frutti" e volevo seminare piselli e fagioli in piena terra e pomodori, peperoni e melanzane in semenzaio...
Speriamo davvero che non mi tradisca questa schiena a pezzi...

Domani mio figlio parte per la gita scolastica. Sta via tre giorni ed è la primissima volta che dormirà lontano da noi. Non ha mai voluto andare a dormire una notte nemmeno dal suo migliore amico ed è un po' preoccupato. Gira per casa silenzioso e pensieroso e lo conosco troppo bene per non sapere che in questo momento preferirebbe mille volte non aver aderito alla gita e rimanere a casa. Non ha decisamente lo spirito d'avventura!!!
Marta invece è completamente diversa: lei andrebbe in gita anche tutti i giorni e stare lontano da casa è, in questo momento, ma era lo stesso anche quando era più piccola, la cosa più desiderabile in assoluto.
So che Gio si divertirà tantissimo ma adesso mi fa un po' di tenerezza e non so che cosa fare per tirarlo su di morale...  Vorrei prenderlo in braccio e trastullarmelo per bene, ma.... la schiena!!!!
Accidenti....

Un abbraccio
Francesca

domenica 17 marzo 2013

E se ci incontrassimo?


Quanti di voi sarebbero disposti ad organizzare un fine settimana quest'estate o questa primavera per incontrarci?
Sari, Daniela, Catia, Giannina, Sybille... e tutte le altre mie care dolci lettrici... CHE NE DITE?
Come, quando, perché... lo vedremo insieme!
Intanto lancio l'idea.
Già altre volte avevo avuto questo pensiero, ma adesso ci voglio provare sul serio!!!
Fatemi sapere se avete delle proposte o se la cosa potrebbe interessarvi!!!

Un bacio a tutte
Francesca

sabato 16 marzo 2013

Cominciamo sul serio...

Oggi primo giorno serio di orto...
Ho cominciato a vangare e a preparare la terra per le future semine.
Comincerò con aglio, radicchio, insalate e spinaci. Per tutte le altre cose è meglio aspettare ancora un po'.
Nel frattempo, in coltura protetta, ho seminato piselli, cipolle e ravanelli.
Ho rigorosamente rispettato il calendario dell'agricoltura biodinamica e spero di aver fatto tutto per benino.
Fa ancora molto freddo anche se è stata una bella giornata di sole.
Mio marito ha finito di piantare gli alberi da frutto e ha preparato una base di cemento fra orto e pollaio per ospitare la compostiera e un piccolo ripostiglio per gli attrezzi.

Io ho fatto un po' di foto ai nuovi fiori che ho intorno. Ogni giorno ne scovo qualcuno nuovo e le gemme sono pronte ad esplodere; aspettano solo un po' di caldo in più.
Ma quanto ancora durerà questo clima così rigido?
Confesso, sono un po' stufa... oltretutto abbiamo finito la legna!!!!!


Ecco il nostro frutteto.


Oggi facevo una considerazione: chi pianta un albero da frutto non è una persona che ha fretta.
E' invece una persona che guarda avanti, che crede nel futuro, che vuole costruire qualcosa da lasciare agli altri. Noi ci godiamo adesso i frutti degli alberi che hanno piantato chi ci ha preceduto (un grande ciliegio, un meraviglioso fico e un enorme melo... più un discreto pruno e un piccolo ma generoso pero) e penso a quanto bello sarà questo piccolo frutteto quando fra 20 o 30 anni gli alberi  nuovi saranno cresciuti.
Mi vedo, sapete, vecchiettina, che cammino nel piccolo frutteto, a braccetto al mio vecchiettino, ricordando il lontano 2013... "Ti ricordi...???"... "Si, mi ricordo...!!!"

Buona domenica a tutti
Francesca

P.S. Recensione ultima lettura.
"Anand e la conchiglia magica" di Chitra Banerjee Divakaruni.

 

Faccio come la Sandra Mondaini...
"Che noia, che barba... che barba, che noia...!!!"
Non dico altro...

giovedì 14 marzo 2013

Mi piace... per istinto!!!


Sarà il nome che si è scelto... Francesco... sarà questo sorriso così aperto e semplice... sarà che mi ricorda Papa Giovanni Paolo I, che i più giovani non si ricorderanno di certo...
Sarà per istinto, ma questo Papa mi piace moltissimo!!!
Gli auguro tutto il bene del mondo e buon lavoro...

Un abbraccio a tutti
Francesca

mercoledì 13 marzo 2013

INTOCCABILE



Il romanzo è stato scritto nel 1935, eppure sembra scritto ieri. Il linguaggio è moderno, essenziale e asciutto, la storia cruda, spietata e significativa.
Siamo in India, l'India delle caste. Bakha è uno spazzino, un pulitore di latrine, e perciò intoccabile. Chiunque lo tocchi, a meno che non sia a sua volta intoccabile come lui, viene contaminato. Gli intoccabili devono avvisare del loro arrivo, così la gente si scansa, non possono entrare nel tempio senò lo contaminano e, per la stessa ragione, non possono attigere acqua dal pozzo. Gli intoccabili si devono accontentare degli avanzi degli altri, dei loro scarti e lui, essendo il più umile tra gli intoccabili, al di sotto di chi è più sotto, vive questa condizione in modo ancora più evidente.
Il romanzo racconta una giornata di Bakha, ma non una giornata come tante... una giornata particolare, dove forse per la prima volta nella sua giovane vita, prende piena coscienza del suo stato di intoccabile. Ed è anche il giorno dell'incontro con le idee di Gandhi, che parla di abolizione dello status di intoccabile e di uguaglianza sociale.
Quel che resta è solo una piccola speranza nel cambiamento, una piccola luce nella sua vita che lo vedeva, fino a quel momento, costretto per sempre alla sua umile condizione. Può sembrare poco, ma per chi non ha niente, la speranza è quasi tutto!

«Fatti da parte, delinquente di bassa casta!» sentì improvvisamente qualcuno gridargli. «Perché non avverti che ti stai avvicinando, maiale? Lo sai che mi hai toccato e mi hai contaminato, figlio strabico di uno scorpione dalle zampe storte? Ora dovrò andare a fare un bagno per purificarmi. E pensare che questa mattina mi ero messo una dhoti e una camicia nuove!»

"L'intoccabilità, praticata ancor oggi, è la più grande macchia dell'induismo. È contro i fondamentali principi dell'umanità. È contro le regole della ragione che un uomo debba, per questioni di nascita, essere considerato per sempre un intoccabile". (2 febbraio 1933 -  Mahatma Gandhi)

lunedì 11 marzo 2013

Possessione - un'avventura letteraria



Possessione di Antonia S. Byatt.
All'inizio ho fatto davvero fatica ma ho resistito perchè è il libro del mese del Sofà del lettore...
Lo sforzo mi ha ripagata perchè mano a mano che proseguivo nella lettura venivo coinvolta sempre di più.
E' un romanzo ricco di citazioni letterarie, riferimenti alla mitologia celtica e bretone... un libro costituito quasi per metà da lettere, pagine di diario e poesie vittoriane. Questo non lo rende ne' semplice ne' scorrevole, ma la storia è davvero bella.
Passato e presente si intrecciano in continuazione, a volte quasi confondendosi.
Due studiosi cominciano una ricerca per scoprire una relazione tenuta segreta e del tutto ignorata tra due grandi poeti dell'Inghilterra dell'800, due poeti diversissimi tra loro che nessuno mai avrebbe messo in relazione.
Da semplici appunti trovati dentro un vecchio libro, passando per pagine di diario e altre lettere, scoprono la verità. Nello stesso tempo altri studiosi rivali si mettono alla ricerca della verità, in una caccia che alla fine diventa frenetica.
Quello che resta è la storia di due affinità, di un amore passionale vissuto una settimana soltanto ma che ha lasciato nei due poeti un segno indelebile e un ricordo incancellabile.
Alla fine del romanzo mi sono commossa.
Lo consiglio a chi non ha fretta, poichè è un libro corposo e di certo non facile.

venerdì 8 marzo 2013

La sfortunata mosca Pina

I bambini sono la meraviglia del mondo e mi dispiace tanto che i miei siano già cresciutelli e abbiano perso un po' di quella spontaneità, di quella fiducia e di quello stupore che è invece caratteristica principale dei bambini molto piccoli.
Ieri mattina l'appuntamento era alle 9.00 alla biblioteca, per fare le ultime prove prima dell'arrivo dei bambini dell'asilo.
Dai ragazze, questa è la scaletta... Prima tutti insieme facciamo questa, poi Francesca legge quella, poi voi tre fate questa....
Da quando faccio parte del gruppo locale di Nati per Leggere, mi sento tornare un po' all'infanzia ogni volta che incontriamo i bambini. Stavolta erano più piccoli del solito e le nostre letture si sono adeguate all'età.
Favole brevi, divertenti, semplici...

Ore 9.30: ECCOLI. ARRIVANO!!!
Entrano nella biblioteca un po' intimiditi. Qualcuno esclama "Quanti libriiii"....
Ci guardano con grandi occhi pieni di aspettative. "Loro sono le mamme che leggono!!!"
La bibliotecaria li porta a togliersi i giubbotti e poi tutti nella saletta dei più piccoli.
La confusione era davvero grande, sembrava incontenibile ma quando Stefania ha detto "Volete sentire una storia?"... Dopo un corale SIIIII i bimbi si sono subito zittiti e si sono messi in ascolto.

Leggere ai bambini è un'esperienza davvero arricchente e farlo poi con un bel gruppo come quello che ho avuto la fortuna di incontrare, è ancora meglio.
Io ho letto, anzi recitato a dire il vero, la storia della MOSCA PINA.


Vi racconto la storia brevemente...
La mosca Pina un giorno decide di andare a fare un bagno. Si prepara con telo da spiaggia, crema solare, pallone e borsa e canterellando va a fare il tanto desiderato bagno.
L'acqua è tiepida, proprio come piace a lei. Una zampina, poi l'altra e... alla fine un bel tuffo.
Ahhhhh, che soddisfazione!!!
Ma all'improvviso il cielo si oscura, la mosca Pina resta immobile nel buio con gli occhi spalancati.
Stani rimbombi e boati si sentono fortissimi. Che stia per scoppiare un temporale?
Poi d'un tratto, guardando verso l'alto, vede una cosa enorme venirle addosso. E' una specie di meteorite, grande come uno stadio... AIUTOOOO!!!!
La mosca Pina non sa che fare. Subito dopo, il mare comincia a vorticare, come se ci fosse un mulinello irresistibile... E' la fine... Ma miracolosamente la piccola mosca riesce a mettersi in salvo.
Ed ecco che si sente una voce: "Mamma, mamma... ho finito!!!"
Ma dove è andata a fare il bagno la piccola mosca?
Ma di tutti i posti che ci sono, proprio li doveva andare????

Quando i bambini capiscono che la piccola mosca ha fatto il bagno in un water, spalancano gli occhi e ridono come matti...
"Ma allora era una CACCA...."
Mostro le figure e giù a ridere...
"Ancora, ancora"...
Che fascino la cacca!!! Chissà perchè nei bambini piccoli suscita tanta ilarità e tanto interesse!!!

Dopo un altro paio di storie, i bimbi vengono lasciati liberi di esplorare la biblioteca. Si avvicinano, chiedono di leggere ancora per loro, si accucciano accanto a noi curiosi e pieni di entusiasmo.
"Ciao, io sono Riccardo"... "io invece mi chiamo Martina. Mi leggi questo?"...

E' ora di ritornare all'asilo. Lo scuolabus aspetta!!!
Mi raccomando, tornate ancora. Noi saremo sempre qui!!!

Che meraviglia, che ricchezza, che emozione!
Vorrei fare cose come questa tutti i giorni. Sono uscita dalla biblioteca piena di entusiasmo, con un amore immenso per i bimbi, per i libri, per la bibliotecaria,  per la pioggia, per le nuvole, per i passanti, per il fruttivendolo, per il cane all'angolo, per la corriera che passava in quel momento, per la signora con le sporte della spesa, per .......... TUTTO!!!
Un abbraccio

Francesca

mercoledì 6 marzo 2013

Nuovi suoni e nuovi colori

Oggi piove, piove incessantemente da stamattina.
Il sole e il cielo azzurro dei giorni scorsi sembrano lontanissimi e io fremo perché ho tre nuovi alberi da frutto da piantare e devo aspettare per forza che smetta per almeno un paio di giorni.
Per fortuna sono riuscita a riporre sotto la tettoia tutta la legna che dovrà seccare per il prossimo inverno!
La cosa che di questo posto mi sorprende sempre è il silenzio. Abituata a vivere in centro città per tanti anni, adesso mi meraviglio sempre quando ascolto i nuovi suoni che mi circondano.
Nel precedente post ho parlato del rumore delle ali degli uccelli per esempio, che ho scoperto solo da quando vivo in mezzo alle colline, lontana dalla strada principale e dal traffico.
I miei nuovi suoni sono:
il chiacchericcio delle galline e dei galli del pollaio della vicina...


il battito velocissimo e sordo del becco del picchio sui tronchi degli alberi...


il bel canto di centinaia di uccelli che mi fa compagnia con suoni sempre diversi a partire dalle prime luci dell'alba fino all'imbrunire...
passerotti...

...pettirossi...



cinciallegre e cince bigie...

 

i merli, con il loro fantasioso gorgheggio...


le tortore, con il loro tubare gutturale e caldo...


...e anche qualche corvo...


Se sento nel bosco o tra le foglie secche sotto il noce un fruscio, so che potrebbe essere uno scoiattolo nero...


...oppure un riccio...


... oppure, perché no, anche un cinghiale (anche se loro mi fanno un po' paura!!!).


Qui ho visto animali che non avevo mai visto prima, o forse semplicemente non ci avevo mai fatto caso...
come le upupe...


...o le ghiandaie, che sono assolutamente meravigliose...


...o i tassi, che da cittadina pensavo fossero piccolissimi e invece...


... e poi qui basta alzare lo sguardo al cielo e li vedi... loro... meravigliosi... i falchi!


E' come se mi rendessi conto di quello che ho intorno a me solo adesso, nonostante viva qui da più di un anno...
Tutto, tutto quello che mi circonda è meraviglia, stupore e natura.
Adoro questo posto!!!!

Un abbraccio fortissimo
Francesca

lunedì 4 marzo 2013

Il cuore che fiorisce

Sono felice!!!
Il fine settimana è stato radioso. Sabato e domenica sono stata sempre in giardino a potare gli alberi da frutto, a sistemare la legna, a pulire e riordinare.
Mi sono molto stancata, infatti adesso sento le braccia indolenzite e le mani doloranti... ma darei oro per poter vivere ogni giorno così!!!
Sabato sera, verso il tramonto, al termine di una giornata davvero pesante, mi sono arrampicata sul grande melo, mi sono sistemata comoda nella biforcazione dei rami e sono rimasta così, in silenzio nel silenzio, a contemplare il sole che si inabissava dietro la collina. Ieri, dopo aver sistemato la legnaia e pulito il pollaio che ospiterà a breve le mie quattro gallinelle, mi sono distesa sul prato, al sole e ho ascoltato il canto degli uccelli e il rumore delle loro ali quando in volo passavano sopra la mia testa.
In quei momenti ho percepito il fiorire del mio cuore. Non so come spiegare...
Ho sentito come se il cuore diventasse più grande, come se si aprisse, come se schiudesse i suoi delicati petali alla vita, a questa vita...
Mi rendo conto che trasmetto della campagna un'immagine idilliaca e di certo non vera. La terra è bassa, i rami da potare sono grossi, i muscoli faticano, il lavoro è infinito e non ci si può mai fermare... lo so, me ne rendo perfettamente conto, ma non riesco a non amare questo sudore, non posso non amare il gonfiore delle gemme, l'erba che cresce (ne sento quasi il respiro), il concerto degli animali, l'armonia delle colline e dei boschi...
Con Roberto, dopo un periodo davvero difficile, ritrovo intimità e gioia. Lui sta meglio, ci sono giorni in cui pensa quasi di essere guarito... e guarirà, ne sono certa. Se io non cedo di nuovo allo sconforto, se gli rimango vicina, se insieme porteremo avanti il nostro progetto e i nostri sogni, faremo davvero di questa casa, di questa terra... il nostro Paradiso!!!
...e anche adesso che scrivo, sento il mio cuore fiorire!!!

Con Amore
Francesca

sabato 2 marzo 2013

Credo che ci siamo!!!


 
Ormai non ci sono più dubbi......
 


Potrebbe venire ancora una gelata notturna, potrebbe al limite anche nevicare un po'...
 

...ma lei sta arrivando... ormai non ci sono dubbi!!!


ECCOLA!!!
 

Le gemme si gonfiano, i fiori nei prati sbocciano, l'erba spinge per crescere...


Ci siamo, è in arrivo....


La Primavera è alle porte!!!!


Che giornata meravigliosa. Non dico che fa caldo perché mentirei, ma si sta bene all'aperto ed è una gioia sentire sulla pelle della faccia il calore del sole.
Stiamo lavorando moltissimo per sistemare il giardino e predisporre l'orto...
Anzi, adesso che ci penso... Devo andare a lavorare!!!
Finchè c'è luce non ci si ferma!

Un abbraccio a tutti
Francesca