Lo so che sembro incoerente, visto che solo ieri ho scritto un post dove dico che avrei frequentato molto meno il blog... ecc... ecc...,ma non ho mica specificato "quando" avrei cominciato con la nuova "direzione editoriale"... Eh... Eh... Eh...
E così eccomi qua, bloccata in casa da una forma strana di malessere, fatta di mal di gola, tosse, mal di testa che non è un mal di testa ma più che altro un obnubilamento (mi sembra di essere dentro uno scafandro, per intenderci).
Ieri ero al lavoro, anche se già non mi sentivo troppo bene, e passando accanto a delle colleghe, carpisco uno stralcio del loro discorso.
"Meno male, è venerdì"
"Si, ancora poche ore e finalmente possiamo goderci la vita."
"Non si riesce mai a fare niente... vorrei fare tante cose ma il tempo non basta mai..."
"Non vedo l'ora che arrivi il fine settimana"
"Mi sembra di passare la vita in ufficio... ma che razza di vita è?"
E' vero. Che razza di vita è quella che ti fa passare otto ore al giorno chiusa in un ufficio, in un negozio,in un qualsiasi luogo di lavoro, facendo spesso cose che non ti piace fare o che ti interessano poco? Alzarsi la mattina presto, colazione, vestirsi e poi via... al lavoro. Stare li tutta la mattina, un pranzo al volo e poi ancora lavoro tutto il pomeriggio. La sera ritornare di corsa a casa, cena, Tv e nanna. Domani ricomincia tutto da capo!!!
Si vive nel fine settimana. Certi lavori non permettono nemmeno questo. Penso a chi lavora nella sanità, nella sicurezza o nella ristorazione oppure in certi centri commerciali aperti sempre, sempre, sempre!!!
Se si ha la fortuna diamare il proprio lavoro non è un peso, anzi... ma i più lavorano solo per lo stipendio, per avere ciò che serve per vivere...
VIVERE!!!
Ho riflettuto molto sul significato di questa parola: VIVERE.
Oggi sembra quasi che si è vivi solo se si consuma. Sei vivo perchè hai soldi in tasca e compri cose, oppure vai in giro, viaggi o vai a mangiare fuori.
Chi ci ha inculcato questa distorta verità nella testa?
La logica del "Nasci, guadagna, consuma, crepa" sembra essere imperante.
Io stessa per molti anni sono stata vittima di questa logica.
Provengo da una famiglia molto ricca dove il consumo era all'ordine del giorno. Nella mia infanzia e fanciullezza non mi è mai mancato niente... desidero quello... ecco, tuo... Vorrei fare quello... ecco, fallo!!! Quando le cose sono cambiate, quando mio padre è mancato e il nostro tenore di vita piano piano si è ridotto, ho cominciato a pensare che quella non era vita.
Se non vai fuori a cena almeno due volte volte alla settimana non è vita!!!
Se non fai almeno due o tre viaggi importanti all'anno, non è vita!!!
Se nell'armadio non hai i vestiti all'ultima moda, che vita è?
Fortunatamente le cose sono cambiate e quella ragazzina capricciosa che sono stata da giovane non esiste più.
L'India mi ha aiutata a cambiare, la conoscenza di una diversa realtà, di Maestri che mi hanno aperto gli occhi...ma questa è un'altra storia che forse un giorno vi racconterò.
Ho pensato che la vita è una cosa molto semplice. Quando si ha un tetto sopra la testa, magari un pezzo di terra, quanto basta per sopravvivere... che altro ti serve?
E' proprio necessario lavorare 8-9-10 ore al giorno? Sacrificare quello che di meglio ha la vita da offrire, per avere un più alto guadagno? Trascurare i rapporti umani, le amicizie, le meraviglie della Natura e del Cielo per consumare, consumare, consumare?
L'80% per cento dei nostri consumi sono superflui, inutili... Potremmo lavorare l'80% in meno e goderci la vita l'80% di più!!!
Lo so, coloro che fanno fatica a tirare avanti non saranno per niente daccordo con me. Parli così perchè tu un tetto sopra la testa lo hai... un pezzo di terra per farti l'orto e il frutteto lo hai... vivi in un piccolo Paradiso,tu... sei fortunata.
Si, ne sono consapevole, sono fortunata. Però non sono più ricca, anzi... potrei decisamente dire, senza pericolo di essere smentita,che sono povera. Fra mio marito e me, negli ultimi mesi, non siamo arrivati a guadagnare più di mille, mille e cento Euro al mese... siamo in quattro, due figli adolescenti, la scuola, la casa, la macchina...
I lavori di ristrutturazione della casa ci hanno letteralmente spolpato. Non abbiamo più soldi da parte.
Abbiamo arredato la casa con vecchi mobili usati o regalati, ci vestiamo con abiti di riciclo e quelli che abbiamo li facciamo durare all'infinito. Non andiamo mai fuori a cena, mai. Non viaggiamo più, a parte rarissime occasioni.
Eppure, nonostante tutto, mi sento fortunata! E mi sento ricca!
Oggi ho fatto il pane. Il suo profumo scalda la casa.
C'è la legna sotto la tettoia, l'orto da curare... La prossima settimana vendemmiamo...
Forse non avrò vestiti alla moda nel mio armadio, i mobili della casa sono vecchi, spaiati e comprati su Subito.it, i miei figli vanno a scuola con i vestiti smessi dei cugini ma... volete saperla una cosa?
Mi sento immensamente viva, circondata dai boschi e dalle colline.
La mia casa, la mia famiglia, la Natura, la mia vita...
Nasci, vivi, godi, sorridi!!!
Un bacio
Francesca