giovedì 4 ottobre 2012

L'odore del mosto...


Non so voi, ma io adoro il profumo del mosto... e ieri mi sono inebriata di quell'odore meraviglioso.
Ieri abbiamo pigiato l'uva per fare il nostro vino e non potete immaginare che soddisfazione si provi a fare le cose da soli. Una vera e propria autoproduzione!!!!



La prima cosa da fare è separare gli acini dal graspo. Il bianco, nel nostro caso del verduzzo, l'abbiamo messo direttamente nel tornio, mentre il rosso, una volta separato, deve stare per qualche giorno nel tino a "prendere colore", altrimenti se pigiato subito, diventa un rosè...



Dal tornio esce un liquido opaco e dolce che si raccoglie in un piccolo tino. Quando l'afflusso di liquido comincia a diminuire, si mettono dei pesi nel tornio in modo da fare pressione e pigiare con più forza.




Questo è Andrea, da noi affettuosamente chiamato Sant'Andrea... perchè senza di lui non avremmo fatto un bel niente!!! E' lui che ci ha insegnato praticamente tutto: da come si trattano le viti a come si potano, quando è il momento giusto per la vendemmia e quando il vino è pronto per essere imbottigliato.

Dopo la pigiatura siamo andati nella cantinetta e come tradizione vuole... un assaggio del vino già pronto, una fettina di salame e un pezzo di formaggio!!!




E qui due belle bottiglie del vino dell'anno scorso...
Quello pigiato ieri sarà bevibile solo fra qualche mese, Andrea dice verso gennaio...




Non è una meraviglia!!!
Sono così contenta di poter avere la possibilità di autoprodurre anche il vino perchè, se è vero che quello fatto da noi non dura nel tempo perchè non ha conservanti di alcun genere, è anche vero che è assolutamente naturale. Certo, lo dobbiamo bere entro un anno, ma facciamo si e no 80 bottiglie, 100 se va bene, fra verduzzo, merlot e un po di fragolino...
Una cena con amici, qualche bottiglia in regalo, il nostro consumo personale... si fa in fretta!!!! Anzi, direi che è il quantitativo ideale!!!

Cin cin....

Francesca




4 commenti:

  1. Che meraviglia! Autoprodurre è quel meglio a cui aspirerei, se fossi giovane come te.
    Cin cin!

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    1. Cara Sari,
      l'autoproduzione si può fare in ogni momento e ad ogni età... Non ci vuole molto: in casa si può fare il pane, le conserve, le marmellate, il burro, il brodo vegetale, alcuni detersivi per la casa e tanto altro ancora... Magari ne parlerò nel blog!!!
      Un bacio
      Francesca

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  2. Ciao cara,
    che belle queste immagini, io sono originaria di un paese, Carosino, in provincia di Taranto la cui economia è proprio centrata sull'uva e quindi sulla produzione del vino, ad agosto poi dalla fontana del paese in occasione della sagra del vino, zampilla non acqua ma vino!
    Anche nella mia famiglia, papà possiede un vigneto, ogni anno gli diamo una mano per la vendemmia ( che fatica!) e per il vino: hai proprio ragione l'autoproduzione è una gran cosa e dà tante soddisfazioni!
    un bacio,
    Amalia

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